SANTA MARIA CAPUA VETERE (CE) – Anno nuovo, storia vecchia per il CUS Caserta. Anche dopo la sfida casalinga contro il Tabor Ischia, persa 2-4, la squadra di Barbato resta a zero punti in classifica. Un ‘fatturato’ che, però, non vale l’ultimo posto nel gruppo B, bensì il penultimo: fanalino di coda rimane lo Sporting Qualiano, prossimo avversario proprio dei casertani nel posticipo di lunedì 23, che giace a -2 in virtù della penalizzazione.
Eppure quella contro gli ischitani, delle otto subìte dai Vanvitelliani in questa stagione tormentata, è la sconfitta con la più alta percentuale di rimpianti. Una insufficiente cattiveria sotto porta in fase offensiva e dei banali errori a centrocampo sfruttati dal Tabor per micidiali ripartenze, hanno compromesso un match che, per i valori tecnici espressi dal terreno di gioco, era ampiamente alla portata del CUS.
Carangelo e Bilgini in gol, Squeglia in grande spolvero, ma Enrico e Antonio Guazzo fanno gioire il Tabor a 5′ dalla fine
CUS che aveva assaporato anche l’ebbrezza del vantaggio con Marco Carangelo, bravo a capitalizzare un delizioso assist di Bilgini, tesserato in extremis, che si era fatto largo sulla fascia sinistra. Gioia però che dura appena due minuti, il tempo che serve a Di Costanzo per indovinare un chirurgico sinistro che entra in rete dopo aver baciato il palo.
Raggiunto il pareggio, il Tabor costruisce diverse palle-gol, tutte sventate da uno Squeglia in grande giornata; tuttavia il portiere cussino non può nulla al 25′: Barbieri, servito da Fermo, colpisce indisturbato da pochi passi. Così il primo tempo si chiude con Ischia avanti (1-2).
La ripresa è iniziata da appena centoventi secondi quando Bilgini, ricevuta palla al limite dell’area, esplode un destro che lascia di sasso Rotolo e riporta la sfida in parità (2-2).
Al 47′ Febbraio ha sui piedi un’occasione d’oro per portare il CUS in vantaggio, ma il pur generoso Antonio sciupa malamente l’ennesimo assist di Bilgini. E allora il Tabor si riversa dalle parti di Squeglia, che para tutto il parabile, salvo poi cedere, in un minuto, prima al tiro franco di Antonio Guazzo e poi al diagonale scoccato in contropiede da Enrico Guazzo. Il tempo per recuperare ci sarebbe, ma dopo il 2-4 la testa del CUS è già sotto l’acqua gelida della doccia.
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Luigi Fattore
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