PONTECAGNANO (SA) – La cosa bella delle difficoltà è che si possono sempre superare, anche quando meno te l’aspetti. Perché arriva un momento in cui tiri fuori delle risorse che non credevi nemmeno di avere e riesci persino a visualizzare quel famoso “110%” che troppo spesso viene menzionato senza tuttavia essere suffragato dalle azioni, dai fatti.
Ebbene, dietro il successo ottenuto a Pontecagnano dal CUS Caserta Volley, la prima gioia di una stagione complicata, c’è proprio questo genere di ricerca. Una ricerca di tipo spirituale, ancor prima che tecnico-tattica. Una ricerca che ha coinvolto tutte le ragazze, nessuna esclusa. Una ricerca che, se alimentata, al di là dei due punti conquistati, potrà avere un effetto moltiplicatore sull’autostima del gruppo, minata e non poco dalle tante troppe partite perse in malo modo, senza portare a casa set che pure erano stati ben giocati.
A Pontecagnano, Incrocio Pontebellizzi-CUS Caserta 2-3
(30-28; 17-25; 25-19; 24-26; 16-18)
La storia, stavolta, è stata diversa. Ma non meno complicata, sia chiaro. Nello sport nessuno ti regala niente, e il CUS ha dovuto soffrire sin da subito anche contro l’Incrocio Pontebellizzi. Prova ne sia il chilometrico primo set, conquistato dalle padrone di casa con il punteggio di 30-28, e dove comunque Caserta aveva rivissuto un ‘classico’ della stagione: lo sperpero dei set point (sul 25-26 e sul 26-27).
Ma proprio questa ennesima delusione, a cui si sono aggiunte stanchezza e frustrazione, anziché rappresentare il punto di non ritorno, è stata la base per un’immediata rinascita. Già, perché nel secondo parziale, dopo una prima fase di equilibrio, Caserta ha trovato la forza di mettere la freccia. E, raggiunta la velocità di crociera, dal 14-17 è stato un crescendo di punti firmato Costagliola, Pelagalli e Ferraro, senza dimenticare il prezioso contributo di Imparato a muro e di Bagnoli in ricezione. Così ha preso forma il 17-25, che è valso l’1-1.
Nel terzo set, invece, l’Incrocio ha ritrovato smalto e contestualmente Caserta, dopo lo sforzo psicofisico profuso nelle prime due frazioni, ha perso lucidità, abdicando alle avversarie senza opporre troppa resistenza: 25-19, il punteggio con cui Pontecagnano si è portato sul 2-1.
Nel quarto parziale, però, le tendenze si invertono. Per una Caserta che continua a credere nella rimonta c’è un Pontecagnano che viene sorpreso dalla cattiveria agonistica esibita dalle Vanvitelliane. Picciuolo, Pelagalli e Costagliola attaccano con continuità e allo stesso tempo inducono all’errore le salernitane, che perdono via via le certezze. Si arriva comunque ai vantaggi, ma la determinazione di Picciuolo fa la differenza per il CUS: 24-26 e 2-2.
Le squadre si presentano al quinto e decisivo set con gli stati d’animo di segno opposto, e con Caserta nel ruolo di favorita. L’andamento del parziale conferma questa sensazione generale, e infatti il CUS si porta con agio, anche grazie all’apporto di una super De Rosa, sul 2-10, vale a dire a soli cinque punti dalla gloria. Ma da questo momento in poi, un vertiginoso calo di concentrazione quasi cancella tutto quello che è stato fatto di buono.
L’Incrocio ritorna, ma il punteggio recita pur sempre 10-14, ovvero con ben quattro cartucce-match point a disposizione delle Universitarie. Che, tuttavia, hanno la brillante idea di sciuparle tutte. Non solo: Pontecagnano si conquista anche un match point, sul 15-14, annullato da una splendida ‘parallela’ messa a segno da Costagliola. La schiacciata della numero 10 rivitalizza nuovamente le casertane, che trovano l’energia per un ultimo sforzo: 17-18 e partita finita. Stavolta per davvero.
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Luigi Fattore
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