SANTA MARIA CAPUA VETERE (CE) – Probabilmente si aspettava un rientro diverso, Gianpaolo Barbato. Il mister, costretto ai box per un paio di settimane, periodo durante il quale è stato sostituito da Piero Bellofiore, ha ripreso possesso della panchina del CUS Caserta in occasione della sfida casalinga contro Città di Acerra.
Un match che ha visto i Vanvitelliani crollare rovinosamente, così come racconta il punteggio finale, un 3-7 che non lascia spazio a chissà quali giri di parole. Tuttavia Barbato a fine partita ha voluto esprimere tutta l’amarezza per il momento negativo – eccezion fatta per il successo di Casaluce – che sta attraversando il CUS da tre mesi a questa parte. Ecco le sue parole:
“Anche oggi (sabato, ndr.) abbiamo regalato tutto. Abbiamo buttato quanto di buono avevamo fatto a inizio stagione. C’è dispiacere perché non sai come prendere questi ragazzi. Onestamente diventa difficile commentare questa situazione. Ma parlo in generale, non della singola partita. Non vedo più attaccamento, e così abbiamo poco futuro. La partita alla fine è lo specchio di quello che fai o, meglio, che non fai in settimana. È difficile convivere con le solite assenze e con gli scarsi allenamenti. Chiaro che se poi incontri una squadra organizzata paghi dazio.
Nel primo tempo tutto sommato ce l’eravamo cavata, chiudendolo in vantaggio. Ma poi siamo rimasti negli spogliatoi. L’amarezza più grande è quella di aver buttato almeno 8 punti, anche perché tolte 3-4 squadre più attrezzate di noi, per il resto non vedo questa differenza di valori tecnici. Valori che dobbiamo cercare di recuperare, insieme a quelli morali, perché mentalmente abbiamo mollato. Faremo l’impossibile per portare a casa la salvezza. Ma se non si cambia registro – conclude Barbato -, diventa difficile amministrare un vantaggio anche considerevole di punti”.
Clicca Qui per risultati, classifica e prossimo turno nel girone A
A cura di Luigi Fattore
©Riproduzione Riservata