SAN NICOLA LA STRADA (CE) – Il torneo di chiusura svoltosi al Palazzetto in via C. Levi manda in archivio il terzo stage di Tennis Tavolo, appuntamento nato dalla collaborazione ormai pluriennale tra CUS Caserta e ASD Tennistavolo San Nicola.
Al termine delle otto lezioni tenute dal tecnico Giovanni Iaculo, studente di Psicologia della Luigi Vanvitelli, e supervisionate dal dott. Giuseppe Porzio, docente di “Labview” della Luigi Vanvitelli e consigliere del CUS Caserta, hanno preso vita due tabelloni (uno principale e uno di consolazione) in cui si sono sfidati tutti gli stagisti, perlopiù studenti del medesimo Ateneo.
Lo scopo del torneo era proprio quello di verificare immediatamente, sul campo, anzi, sul tavolo, il livello di apprendimento delle tecniche di gioco.
L’esito del torneo ha decretato che lo studente maggiormente migliorato è stato Giovanni Adduce, laureando in Fisica, che nella finalissima ha battuto 3-0 Bruno Vinciguerra; terzo posto assoluto invece per Amedeo Veneroso, mentre a Vitantonio Di Stasio è andata la coppa di consolazione.
Queste le parole rilasciate dal vincitore:
“La mia vittoria è stata il frutto di una pregressa esperienza con la racchetta da tennis tavolo, perché ho sempre giochicchiato qua e là, e soprattutto delle tecniche apprese al corso tenuto da Giovanni Iaculo. Devo dire che lo stage mi è piaciuto tantissimo e che la professionalità di Giovanni ha fatto la differenza, avendo dato a me e agli altri stagisti preziosissime dritte.
Personalmente mi sento molto migliorato sul piano del gioco. In modo particolare – continua Adduce – sento di aver migliorato il rovescio, grazie ai suggerimenti di Giovanni che mi hanno fatto capire quale fosse l’impugnatura corretta, anche per effettuare le schiacciate: l’impugnatura è davvero fondamentale. Fa tutta la differenza del mondo.
Con queste nuove acquisizioni tecniche – conclude Adduce – sto prendendo in considerazione l’invito del dott. Porzio a partecipare all’attività federale nel campionato regionale di D/2 con la maglia del CUS Caserta e provare a trasformare un hobby in qualcosa di più emozionante”.
A cura di Luigi Fattore
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