SANTA MARIA CAPUA VETERE – Emergenza era prima della sosta, emergenza rimane dopo la sosta. Anche per la sfida di Coppa Campania con il Calvi in programma domani alle 15:30 all’Aulario, Gianpaolo Barbato non potrà disporre della rosa al completo, visto il perdurare delle assenze a vario titolo di Morelli, Manni, Volpecina e Palmiero.
Una situazione che non rappresenta certo una novità per il CUS, dal momento che il mister ci sta convivendo da inizio stagione; ma se nelle prime giornate questa carenza era mascherata dalla sequenza composta da ben sette vittorie consecutive (sei in campionato e una in coppa), nelle ultime settimane i nodi sono venuti al pettine, recapitando al CUS un conto salato: 1-7 con Casilinum e 0-6 con CP Futsal, nel mezzo il poco convincente successo di Casaluce in coppa.
Per questo la condizione psico-fisica in casa CUS non può essere delle migliori, così come dichiarato da Barbato dopo la sconfitta di Bacoli:
“Questa è una squadra che ha bisogno di allenarsi con cattiveria e dedizione. Non essendoci primedonne che ti possono risolvere la partita da un momento all’altro, dobbiamo costruirci le vittorie con il gruppo, con il sacrificio, con l’abnegazione. Giocando l’uno per l’altro. Se non giochiamo da squadra siamo persi. Soprattutto se affrontiamo avversari più attrezzati di noi. La mancanza di cattiveria poi porta anche a fallire le tante opportunità da rete che comunque creiamo. La ricetta che conosco è una soltanto: lavoro. Se lavoriamo bene ce la giochiamo con chiunque, se non lavoriamo bene siamo inferiori a tutti.”
E certamente il Calvi, che il CUS affronterà a distanza di pochi giorni prima negli ottavi di coppa e poi nella nona di campionato, rappresenta una di quelle avversarie attrezzate da temere:
“L’impegno è di quelli tosti. Loro sono un’ottima squadra e dobbiamo approcciarci a questo match con il massimo della concentrazione. Certo, il fatto che nelle ultime settimane ci siamo allenati poco e male non mi fa stare particolarmente sereno, spero tuttavia che i ragazzi tirino fuori gli attributi in un momento per noi delicato”.
A cura di Luigi Fattore
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