BENEVENTO – Alla fine è arrivata anche la sesta vittoria su sei partite disputate; ma se il successo del CUS alla vigilia era preventivabile, visti anche gli stati di forma opposti delle due squadre, il campo ha raccontato invece una sfida che i Sanniti (ultimi in classifica a 0 punti) hanno affrontato alla pari, mettendo in seria difficoltà la capolista per lunghi tratti del match e cedendo solo nel finale, pagando forse gli eccessivi sforzi profusi in un primo tempo giocato ad alta intensità.
PRIMO TEMPO – Nemmeno inizia la partita e già Di Stasio è protagonista: prima in attacco, con un bel tiro da fuori area sventato da Ariola, e poi tra i pali, con un doppio intervento sul pericoloso De Luca.
Si capisce sin da subito che il CUS non avrà la strada spianata, e infatti è ancora Di Stasio a dire di no a Viola e Federici.
Le idee dei Sanniti sono semplici ma efficaci: la mettono sul fisico; così, per fermare Federici Luongo è costretto al fallo al limite dell’area: lo stesso Federici calcia e sigla l’1-0 al 13′.
Il CUS impiega cinque minuti per metabolizzare lo svantaggio e tentare una reazione: al 18′ Ferraro va vicino al pareggio con un sinistro che sfiora il palo, mentre Di Vico un minuto più tardi chiama Ariola a un autentico miracolo.
E dopo due gol mancati non può che arrivare il gol subito: i Sanniti gestiscono bene una ripartenza, Mandato serve e De Luca insacca: al 20′ è 2-0.
Al 24′ il CUS però accorcia le distanze, e lo fa in grande stile: il nuovo tesserato Cioffi si libera di un avversario sulla fascia e scarica per Di Vico al limite dell’area: il 22 senza neanche guardare apre di prima sulla destra per l’accorrente Crisci, che di piatto infila Ariola: azione da manuale che vale l’1-2.
Ma l’effetto-bellezza dura pochi secondi, perché Di Vico trova il modo di litigare con l’arbitro e farsi espellere, costringendo il CUS in inferiorità numerica per due minuti effettivi di gioco: un tempo più che sufficiente ai Sanniti per trovare il 3-1 con Solinas.
Il CUS è allo sbando, ma proprio per questo risultano decisivi, in successione, il salvataggio di Di Stasio su Mandato, a evitare il tracollo, e, soprattutto, il destro di Mastropietro su punizione, un tiro non trattenuto da Ariola che finisce in rete, tiene il CUS in partita e chiude di fatto il primo tempo: 2-3.
SECONDO TEMPO – L’inizio della seconda frazione è targato ancora Di Stasio: il portiere cussino si oppone a Federici e Viola, sempre loro.
Al 4′ il capitano Casella decide di porre fine allo svantaggio e anche all’anonimato personale, così prende palla a centrocampo, avanza e indovina un piatto destro che non lascia scampo ad Ariola: 3-3.
Il pareggio cambia il CUS, cambia Casella. È ancora il capitano a sfiorare la rete con un tiro deviato da De Vita sulla traversa. Ma soprattutto è ancora Casella, in contropiede, a servire a Ferraro un pallone che deve essere solo spinto in porta: CUS avanti 4-3.
A questo punto il CUS può godere di grandi spazi e potrebbe dilagare, ma Cioffi prima e Luongo (due volte) poi, sparano alto da posizione ravvicinata.
Bisogna attendere il 16′ per il 5-3: la firma è di Luongo, che sull’ennesimo contropiede ribadisce in gol un tentativo di scavetto respinto dal portiere.
La partita è però tutt’altro che chiusa, perché al 21′ i Sanniti beneficiano di un tiro franco, che Mandato esegue alla perfezione scheggiando il palo interno: 4-5.
Mancano 10 minuti alla fine, ma per il CUS sembrano un’eternità. I Sanniti le provano tutte, e anche quando trovano gli spazi intasati non disdegnano pericolosi tiri dalla distanza: in particolare Federici e De Vita obbligano Di Stasio a esibire tutto il suo repertorio fatto di mani e piedi, un mix insuperabile.
Così come sono insuperabili in difesa Luongo e Crisci, che a turno sbrogliano tutti i palloni velenosi che attraversano l’area di rigore.
Il team di Barbato dunque resiste all’assalto, e porta a casa altri tre punti, raggiungendo quota 18 in classifica e distanziando di 5 lunghezze Due Sicilie e Calvi, entrambe a 13.
Tutto fieno in cascina per la squadra tanto cara al presidente Vincenzo Corcione, in vista dei prossimi impegni contro avversarie più attrezzate, a cominciare dal Casilinum atteso all’Aulario sabato 13 novembre, alle 15:30.
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Luigi Fattore
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