SANTA MARIA C.V. – Mister Barbato analizza con la solita lucidità il rocambolesco successo del CUS contro Acerra.
“In tutta sincerità mi sento di dire che il risultato finale è un po’ bugiardo, e che forse un pareggio sarebbe stato più giusto. Naturalmente siamo felici di aver ottenuto i 3 punti e ce li teniamo stretti, ma il lavoro da fare è ancora tanto. Diciamo che non siamo arrivati a questa partita nelle migliori condizioni, perché tra tenuta atletica ancora insufficiente e diverse defezioni (Luongo, Ravio e Palmiero, ndr.), non potevamo certo essere brillanti, e infatti in campo si è visto: tra sofferenza, errata esecuzione dei movimenti provati e riprovati in allenamento e scarsa proposta offensiva, lo spettacolo offerto non è stato esaltante.”
Tra portiere di movimento e fiducia nella rimonta
“Nonostante queste criticità – continua il mister -, va dato atto alla squadra di aver creduto nella rimonta fino alla fine. Inoltre, ho apprezzato la risposta data da giocatori schierati in posizioni adattate per via delle tante assenze, vedi Ferraro e Volpecina. Quella del portiere di movimento (Mastropietro, ndr.) è stata più che altro la mossa della disperazione, che tra l’altro sulle prime non ha nemmeno pagato, visto che abbiamo subìto l’1-4 praticamente dopo pochi secondi. Però poi, nel finale, ha dato i suoi frutti, anche perché i ragazzi hanno eseguito correttamente le indicazioni che ho fornito loro nell’ultimo time out, organizzando un attacco efficace: ci è andata bene.”
Fair play
“Ma al di là dell’esito della partita – conclude Barbato -, c’è un aspetto che mi preme sottolineare: la correttezza che ha caratterizzato l’intera partita. Non succede spesso di vedere ragazzi aiutare l’arbitro nelle inevitabili sbavature che pure capitano in ogni match, rinunciando quindi a decisioni favorevoli e restituendo la palla agli avversari. Le due squadre si sono comportate in modo impeccabile, e questo non solo fa enormemente piacere, ma va assolutamente evidenziato.”
A cura di Luigi Fattore
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