L’eccezionale ondata di maltempo che si è abbattuta sull’Italia non ha risparmiato L’Aquila. Una città il cui clima, peraltro, secondo un detto napoletano di nuovo conio, consiste in “undici mesi ‘e fridd e uno ‘e frisc“. Per cui l’ostilità di questo mese di maggio che di maggio ha soltanto il nome nel capoluogo abruzzese non rappresenta certo una novità. Lo conferma la reazione della gestrice del b&b presso cui ha alloggiato il CUS Caserta in occasione dei Campionati Nazionali Universitari (18-26 maggio) che, davanti alla meraviglia esibita dalla delegazione vanvitelliana nel constatare – nel momento dell’insediamento in camera -, la preventiva attivazione dei termosifoni, ha risposto con una dose di stupore ancora maggiore, come a dire: siamo a maggio, è normale che siano accesi.
Non che le basse temperature non ne giustificassero l’accensione, sia chiaro, ma i casertani, abituati pur sempre all’esistenza della primavera, si rifiutavano di accettare quello stato delle cose. Nonostante le scarse possibilità concesse dai meteorologi la prospettiva di un riassestamento climatico riusciva in qualche modo a ritagliarsi uno spazio importante all’interno dei loro cuori. Ma i termosifoni accesi sentenziavano senza appello l’irreversibilità della situazione. Faceva freddo. Punto. Meglio farsene una ragione.
E allora quale modo migliore di riscaldarsi se non fare sport? Magari anche con spirito competitivo. Magari anche con qualche bel risultato. Così come era accaduto a Campobasso lo scorso anno, anche nell’edizione 2019 i casertani hanno conquistato sette medaglie: cinque bronzi e due argenti.
Quattro sono arrivate dal Taekwondo, una disciplina che regala sempre grandi soddisfazioni ai vanvitelliani, anche grazie all’ottimo lavoro svolto dal maestro Nicola Fusco. A salire sul podio sono stati Pietro D’Angelo nella categoria forme, Nadia Piccegna (forme e combattimento) e Alessandra Facciuto (combattimento). Per Pietro e Nadia si è trattata dell’ultima esperienza ai CNU (l’anno prossimo per entrambi verranno meno i requisiti di partecipazione), ma possiamo stare certi che troveranno il modo di continuare ad irradiare al CUS ambizione, positività e esuberanza, qualità con cui forgiare i giovani atleti che verranno. Tra cui anche la stessa Alessandra Facciuto, una studentessa dall’elevato potenziale che già nel 2020 promette di presentarsi più agguerrita che mai: il bronzo aquilano non è che il punto di partenza per un futuro di successi targati Caserta.
Molto bene la new entry Damiano Iannaccone, studente vanvitelliano che è riuscito a salire sul podio nella difficile disciplina della lotta libera. Anche in questo caso si è rivelato a dir poco prezioso il contributo dell’appassionato maestro Salvatore De Lucia. Le belle sensazioni che hanno condiviso entrambi nel prendere parte alla kermesse aquilana lasciano ben sperare per il futuro universitario di uno sport, la lotta, che spesso è sottovalutato ma che piano piano si sta diffondendo, basti pensare alla determinazione con cui gli atleti si sono affrontati sul tappeto.
Infine gli argenti portano la firma di due esordienti con il CUS Caserta, vale a dire Antonia Pepe e Carmela Mirra, ottimamente allenate rispettivamente dai maestri Gianluca Lodato e Sandro Froncillo. Due pugilesse che si sono battute con altissima intensità in match molto difficili. Ecco, forse le loro performance rappresentano idealmente la base su cui costruire il CUS vincente di domani. L’entusiasmo e la passione che hanno riversato sul ring non sono passate inosservate – anche le avversarie, benché abbiano vinto ai punti, se ne sono accorte. Con un atteggiamento combattivo e propositivo si sono guadagnate di diritto l’appellativo di “Belle Speranze”.
Ma una menzione la meritano anche coloro che purtroppo non sono andati a medaglie. E parliamo dei ragazzi dell’atletica: Luca Celiento e Federico Crisci; quelli del karate: Carlos Valentino, Carmine Villano e Giuseppe Di Monda; e la squadra di calcio a 5 del mister Gianpaolo Barbato, del dirigente Piero Bellofiore e del capitano Rosario Vigliotti (anche lui ai saluti dopo ben sette partecipazioni ai CNU). Senza dimenticare le formazioni che non sono riuscite a qualificarsi anche a causa di sorteggi non particolarmente benevoli: parliamo del team rugby di coach Vincenzo Paolisso e della squadra di volley femminile diretta dal duo Francesco Eliseo e Sabina Cerullo.
Purtroppo a volte l’impegno non basta per ottenere i risultati sperati, perché ci sono anche gli avversari, come è giusto che sia; ma tenere sempre vivo l’interesse per lo sport universitario, riuscire a trovare il modo e il tempo di partecipare a delle manifestazioni così tirate nonostante gli impegni lavorativi e di studio rappresenta di per sé una piccola grande vittoria.
Il presidente Vincenzo Corcione lo sa e per questo è orgoglioso dei suoi ragazzi.
Luigi Fattore
Segreteria CUS Caserta